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Danze nazionali e internazionali studiate in Italia

Danze nazionali e internazionali studiate in Italia

La danza ha origini antichissime, probabilmente è classificabile come la prima vera e propria attività sportiva dalla nascita della civiltà.

Tramite questo articolo, accenneremo ad alcuni dei Balli popolari di carattere nazionale ed internazionale studiati in Italia, da circa 10 anni a questa parte.

Le sue millenarie radici affondano e si legano ad antichissimi culti religiosi, il ballo ancestrale che lega l’essere umano agli elementi naturali che poi man mano nel tempo si trasformano in elementi da venerare ed a divinità.

Il profondo legame che correla il ballo primordiale all’uomo nasce tra l’altro dallo stesso istinto naturale, come per quanto riguarda le restanti forme di vita dell’immenso regno animale, possiamo trovare migliaia di specie che utilizzano una sorta di danza antropomorfa di livello istintivo:

animali (più di tutti) utilizzano dei rituali specifici di ballo istintivo per determinate azioni naturali, tra queste possiamo ricordare i disegni nel cielo degli stormi dei volatili, oppure i rituali di accoppiamento di altri tantissimi animali terrestri.

Il ballo è perciò un elemento intrinseco non solo dell’uomo, non solo degli animali, ma della vita stessa, tutto sul nostro pianeta possiede una specie di movimento perpetuo, dettato prevalentemente da agenti atmosferici, dal moto della Terra, dall’attrazione dei satelliti naturali (come la Luna), i quali, come l’essere umano, si caratterizzano e mutano di intensità e frequenza a seconda delle giornate.

Tutto, ogni cosa, dalle nuvole nel cielo alle onde del mare… danza…

Persino la roccia che sembra più irremovibile, un giorno danzerà nel bellissimo teatro della vita e del movimento, mutando, rompendosi, deformandosi o consumando la propria forma nello spazio e nel tempo.

Il cambiamento ed il movimento sono perciò le basi fondamentali della danza, ma ciò che la rende davvero unica è certamente la bellezza artistica.

Dopo una serie di balli celebrativi, i più legati a fattori religiosi e sparsi un po’ per tutto il Globo, la danza primordiale ha iniziato ad ottenere un senso persino differente da quello per il quale nacque in principio.

Fin dalle prime civiltà, infatti, il ballo iniziò a rappresentare un metodo di aggregazione sociale oltre che spirituale o religiosa.

Soprattutto in Europa, col passare del tempo e con la nascita dei regni, in epoche ancora molto lontane, il ballo inizia ad entrare come metodo pur sempre celebrativo, ma al contempo di abbellimento e di prestigio, in particolar modo tra le classi sociali più elevate, tra la sfarzosità delle Corti reali.

Gli antichi monarchi utilizzano la danza per incantare il popolo e per determinare attraverso l’organizzazione di spettacoli eccelsi, la loro magnificenza, il loro potere e la loro ricchezza.

Il ballo è perciò anche dal 1500 in Italia, considerato uno strumento che dona unicità ed importanza a coloro che lo praticano (in quel periodo per la maggior parte nobili e privilegiati).

Sarà proprio da queste realtà specifiche, che Inizieranno a prendere forma le basi del balletto di corte, oggi evolutosi nella conosciutissima danza classica.

L’Italia perciò possiede un’elevata importanza per quanto riguarda la nascita della danza accademica, la quale subì nel tempo un percorso molto travagliato.

Basti pensare che a causa delle varie crisi legate ad eventi storici che colpirono il nostro Paese, la danza classica venne tramandata da Nazione a Nazione (passando ad esempio dalla Francia e dalla Russia).

Questo fece sì che il balletto venne implementato da ulteriori stili ed influenze di studio, creando nuovi metodi di apprendimento; tra i più conosciuti possiamo citare: quello italiano, quello russo e quello francese, oggi esiste anche quello cubano (molto apprezzato e riconosciuto).

Per queste mescolanze tutt’oggi la codifica delle figure dei movimenti viene espressa, nella danza classica, esclusivamente in francese.

E’ stata scelta nella storia questa lingua per essere il comune denominatore per capire il linguaggio dei passi, in modo che un allievo Italiano che si ritrova a studiare danza classica in America, possa capire il proprio maestro di origini differenti (magari russe), così come un allievo spagnolo e così via…

Sulla storia della danza vi è molto da discutere, vi sono punti di discussione sui quali ancora oggi dopo centinaia di anni, gli esperti, stanno ancora disquisendo.

L’Italia fortunatamente nello scenario complessivo del ballo folclorico internazionale è un Paese davvero particolare ed all’avanguardia, ospita culture e stili di ballo che giungono da ogni parte del Mondo.

Possiamo vantarci di essere tra le Nazioni al Mondo ad avere fondato nella storia il maggior numero di accademie su territorio nazionale, moltissime ubicate nelle città o metropoli più importanti.

Accenneremo a molte forme e stili di danza, attuali ed antiche, che possiamo oggi trovare all’interno di tantissimi realtà legate all’arte.

Origini e cronologia storica degli stili di danze maggiormente conosciuti

Come appena descritto, fortunatamente gli italiani amano l’arte e si interessano anche a quella internazionale, lasciando molto spazio a livello di forme di espressione e di dialogo con moltissimi altri Paesi.

Basti far riferimento ad esempio alle danze di carattere popolare di livello internazionale provenienti da moltissimi altri Paesi stranieri: 

  • Porto Rico: gli artisti di questo Paese sono stati molto in gamba a riutilizzare ed a mescolare molti differenti stili, provenienti anche da altri Paesi caraibici, la prima salsa è stata infatti creata a New York da artisti portoricani; Porto Rico è famosissima per aver forgiato uno degli stili oggi più in voga, il Reggaeton.
  • Cuba: da qui provengono le forme di danze popolari più coinvolgenti a livello di intrattenimento sociale, possiamo ricordare la rumba, il son montuno, il cha cha, la salsa, il Bolero, il Changuì, il Songo, la Conga e molte altre ancora.
  • S.Domingo: da questa piccola isola derivano forme di musica pop latina come il Dembow (pseudo reggaeton), o uno dei balli più romantici e conosciuti del Pianeta come la Bachata.
  • Stati Uniti: dagli Stati Uniti derivano stili di danza accademica professionale e tutti i differenti stili di street dance come la breakdance, l’hip hop ed i sottogeneri ad esso connessi ed oggi molto ballati, ricordiamo il poppin, l’house, il krumping, il locking ed altre ancora, dagli U.S.A. deriva ovviamente anche il country, o danze accademiche più attuali come la danza moderna e quella contemporanea.
  • India: ricordiamo la famigerata danza indiana del Bollywood, oppure forme meditativo/ginniche come il bellissimo Yoga.
  • Irlanda: con le sue evergreen danze irlandesi
  • Medio Oriente: tutto la zona Orientale che comprende i Paesi arabi, comprende una moltitudine di danze polifunzionali che da secoli rappresentano ed evidenziano la colorata e profonda cultura musicale e del ballo di tutti questi Paesi, ricordiamo tra tutte la danza del ventre.
  • Spagna: la cultura popolare spagnola è tutta racchiusa nella sua più grande invenzione artistica, che tra le altre cose, ha determinato contaminazioni e nascita di tantissime altri stili anche internazionali a lui stesso allacciati, stiamo parlando del flamenco, e delle sue conseguenti diramazioni musicali classiche ed altre contaminazioni dedicate all’originale Flamenco, attraverso il rock o il jazz.
  • Brasile: che dire del Brasile, forse uno dei Paesi più interessanti da analizzare dal punto di vista del patrimonio artistico musicale e delle sue danze, esistono davvero tantissimi stili di ballo in Brasile, tra i più noti ed importanti ricordiamo la Samba, Il Forrò, la Capoeira e tantissimi altri ancora.
  • Italia: il nostro amato Paese, per molti studiosi è la culla della danza classica, ed è di fatto qui, che fino a prova contraria, il balletto classico di Corte ha avuto origine per poi essere anche arricchito in altri Paesi, i quali hanno influito notevolmente nella sua grandiosa evoluzione. Oltre al classico, il Bel Paese si fa carico dell’origine di molti altri stili di ballo tradizionale e nazionale come il ballo liscio, il quale rappresentano senza ombra di dubbio l’arte musicale e del ballo originale d’Italia.
    Anche le bellissime regioni del Sud Italia hanno contribuito ad arricchire la nostra storia con i loro preziosissimi stili musicali come la pizzica, la tarantella e tantissimi altri.
  • Africa: questo è un continente immenso, così grande che è pari esclusivamente alla sua immensa cultura musicale e quindi relativamente anche ai suoi balli popolari.
    L’Africa infatti è formata da tantissimi Paesi con più e più culture popolari di origini differenti, persino in termini di villaggi limitrofi possiamo scorgere stili di ballo e musica tra loro differenti; probabilmente è il continente con più cultura musicale del Mondo intero, tantissime sfaccettature differenti sono influenzate da credenze religiose o semplicemente da stili di vita differenti.
    Dalle basi della radicalità musicale africana, derivano inoltre tutti i ceppi di danze e musiche internazionali, come lo stile musicale e del ballo latino americano sviluppato in tutti i Paesi dell?america Latina, o tutto ciò che poi è divenuto col tempo in territorio statunitense catalogato come musica nera come il jazz, l’R&B, l’hip hop, il Blues e via discorrendo.
  • Esistono tantissime altre Danze inerenti alle varie culture popolari dei Paesi del Mondo, ognuna con le proprie peculiarità sia ritmiche, che per quanto riguarda i contenuti e chiaramente per la diversità dei movimenti corporei dei quali lo stile di danza è composta, ricordiamo ad esempio: la danza Sirtaki proveniente dalla Grecia, la danza Vallja albanese, le danze etniche Coreane, Cinesi, Tibetane e tantissime altre ancora…

La danza popolare e quella sportiva

Naturalmente non esistono solo queste danze appena elencate, ogni Paese del Mondo e probabilmente ogni regione della Terra, possiede un proprio stile di ballo popolare, una danza sociale storica, alcuni di questi balli hanno poi avuto l’opportunità di essersi evoluti.

Le danze più fortunate sono riuscite a raggiungere, grazie al supporto artistico e professionale dei vari maestri e danzatori, la possibilità di espandersi ed essere conosciute anche sul piano nazionale ed internazionale, divenendo esclusive correnti artistiche inserite e riconosciute nel settore accademico mondiale.

La storia insegna che più passerà del tempo, più balli considerati in un primo momento non archiviabili in alcuna categoria accademica, verranno infine codificati ed inseriti anch’essi nelle attività sportive ed accademiche (amatoriali e professionali), pur essendo semplicemente provenienti da danze folkloriche e popolari.

Questo infine potrebbe rappresentare sia un bene che un male: il fattore positivo è determinato dal fatto che si riuscirà a dare importanza e spazio a stili di ballo meno conosciuti ma al medesimo tempo belli ed interessanti.

Il lato negativo è invece rappresentato sicuramente dalla snaturalizzazione del contesto di origine nel quale quella stessa danza è nata, riducendola purtroppo, nella maggior parte dei casi, ad un mero ed ulteriore strumento di business sportivo su larga scala.