Skip to main content
Danza e vulnerabilità: sei meglio di quanto pensi

Danza e vulnerabilità: sei meglio di quanto pensi

Una credenza ha una presa maggiore su di noi quanto maggiore è l’autorità che le diamo come concetto intrinseco in sé stesso.

Probabilmente hai già sentito qualcosa di simile, senza però aver considerato il contrario: Meno attenzione diamo a un’idea limitante, più la dissipiamo dalle nostre vite, il ché sarebbe ottimo, perchè:

Ansie, frustrazioni, delusioni, preoccupazioni, ecc. fanno tutte parte di una zona di sconforto che ci rende vulnerabili.

  • Capita spesso che nella danza, a causa del pregiudizio del confronto, percepiamo che stiamo facendo peggio dei nostri coetanei poiché siamo più consapevoli dei nostri errori di quanto non lo siano loro.
  • Il pregiudizio contro gli errori risulta dunque essere una falsa convinzione; gli errori non per forza devono essere considerati intrinsecamente malvagi.
  • Poiché siamo stati abituati ad acquisire competenze in modo rapido e poco approfondito, potremmo erroneamente credere che imparare a ballare non sia così diverso.
  • Con l’avanzare dell’età ci abituiamo di più al nostro lavoro, alla routine e all’ambiente circostante e diventiamo più avversi a qualsiasi cosa al di fuori di essi.

Qual è il modo migliore per eliminare tutti questi pregiudizi sopra menzionati?

Senza alcuna eccezione, ogni abitante umano di questo pianeta è insicuro su chi sia in realtà, le domande che ogni persona si pone all’interno della propria testa sono abbastanza simili.

Alcuni di noi sono semplicemente più bravi a mascherarlo, ma l’insicurezza attanaglia tutti. Pertanto, quando si valuta una persona, nel ballo così come nello sport o nell’arte, pensa a quel ballerino come interrogato, impaurito, insicuro e a volte terrorizzato, da ciò che un osservatore pensa di lui.

Solo così puoi trovarti a confrontarti con persone e a giudicarle, anche quando appaiono invincibili, brave o perfette, in maniera molto più umana e corretta.

Potrebbe essere particolarmente difficile superare la malattia dell’avversione all’errore.

Sbagliare è umano così come apprendere dagli errori è indispensabile.

Essere perfezionista potrebbe dunque risultare un’arma a doppio taglio, qualora ne facessimo indispensabilmente una ragione di vita.

Ogni mattina, queste persone dovrebbero ripetere un mantra a loro stesse per aiutasi a modificare il modo in cui vedono questi errori e la loro relativa imperfezione artistica.

Per allenarti in questo settore, se senti che ne hai bisogno, mettiti in una situazione in cui puoi intenzionalmente fare più errori (come una coreografia più complessa) e tieni presente che ogni errore che fai ti aiuta a migliorare, al contrario di ciò che normalmente pensi.

Ad esempio, interpreta che ogni errore che comporta ad ogni relativa battuta d’arresto, è solo un altro passo verso un sicuro successo.

Riconosci la parte che il tuo ego sta giocando in tutto questo? Perché sei così unico che nessun altro può mai sbagliare? Chi sono loro per criticare queste paure se anche altri le provano?

Se la situazione per te risulta ancora insostenibile, magari hai bisogno di qualcuno un poco più esperto, senza timore e tremore, non c’è nulla di male nel rivolgersi a qualcuno di esperto che possa supportarci sotto l’aspetto psico-fisico, specialmente se lavoriamo col nostro corpo, uno psicologo potrebbe sbloccare molti blocchi fisici o mentali.

Nel corso della vita di un danzatore, occorre comunque dedicare molto tempo e sforzi per diventare abile nella danza. 

Controllando regolarmente te stesso e cercando piccoli miglioramenti, inizierai a vedere progressi costanti verso il tuo obiettivo.

Esiste un terreno medio che fonde ciò che sai con ciò che non sai, dove il primo non stimola lo sviluppo e il secondo può incoraggiare la troppa crescita in una volta sola. 

Il punto debole è dove puoi espanderti gradualmente senza essere troppo esteso su questo piano di apprendimento.

In che modo la danza può aiutarci a scoprirlo? Procedendo a un ritmo più lento e impiegando più tempo a scindere i fondamenti prima di passare a cose più difficili: occorre avere pazienza e metodo.

Sebbene difficili da padroneggiare, questi cambiamenti di punto di vista cambieranno sia la tua vita che la tua danza.