Ruth St. Denis e Ted Shaw esponenti pionieri della danza moderna
Altri continuatori su territorio statunitense delle prime opere di danza moderna, intraprese da artisti come Delsarte, si hanno in Ruth St. Denis (classe 1879) e suo marito Ted Shaw.
Il loro non è esattamente un principio di danza moderna ma qualcosa di ancora più profondo ed introspettivo, che darà l’impronta per la successiva stilizzazione verso il modern, stiamo parlando di una danza “spirituale”.
La suggestione e la presenza di discipline unificate al ballo quali Yoga, filosofie orientali buddiste e induiste, culti egizi, ed una forte componente di danza orientale sono gli “ingredienti” della filosofia tecnico-stilistica di questa concezione del ballo.
Ruth sente e vede nella danza non solo l’espressione tecnica basata sul corpo, ma anche quella spirituale, lei utilizza il ballo come uno strumento di linguaggio materiale fisico per incanalare in realtà le energie spirituali e l’energia del corpo.
Utilizza molto unire danze appartenenti a luoghi remoti dell’antico Oriente che ancora possiedono una traccia filosofica e spirituale attiva e molto ampia, prediligendo quei luoghi lontani ove il ballo dei popoli, appartiene ancora in qualche modo alla celebrazione, essendo ancora molto legato al significato intrinseco di sacralità.
In quasi totale opposizione al materialismo, fino a quei tempi protagonista delle rappresentazioni teatrali, questi danzatori cercano in un certo senso di tornare indietro nel tempo, fino alle concezioni primordiali della danza, legata interamente o quasi al rito ed alla spiritualità, piuttosto che alla spettacolarizzazione.
La tecnica di ballerini come Ruth St. Denis si lega perciò molto ad una unione tra materiale ed immateriale, producendo un risultato di completa dissociazione dalla realtà, facendo prevalere il significato profondo degli stati d’animo.
Prendendo ad esempio alcuni dei suoi spettacoli maggiormente conosciuti, dentro ai quali lei interpreta figure divine o comunque legate alla religiosità (come una sacerdotessa), molto distante a livello caratteriale da una persona “normale”, apparendo così impassibile e ponendo un distacco netto tra lei ed il pubblico, arricchendo a dismisura la sua danza da forti richiami onirici e di simboli, manifestando lo spirito umano che cerca di protrarsi all’infinito.
Per riuscire a dare la corretta caratura e il corretto stile scenografico a rappresentazioni artistiche di questi livelli, occorre ricorrere all’uso smodato di luci, costumi e sfondi molto ricercati, che riescano anche da soli a suggerire una sorta di significato spirituale all’intero lavoro.
Tutto questo serve certamente ad evidenziare lo stile libero dai tratti orientaleggianti di R.S.Denis, riuscendo a trasportare l’osservatore fin dove l’artista ne ha bisogno.
Assieme a suo marito Ted Shawn, Ruth nel 1915 apre a Los Angeles una propria scuola di danza che prenderà il nome di: “Denishawn”; il marito Ted, amante e studioso di teologia, cerca sempre di infondere nel significato della loro danza e della loro scuola, un connubio di espressività tra fisico, pensiero e spirito.
Il bello di questa grande iniziativa, la prima negli Stati Uniti ad offrire lezioni di danza non propriamente legate a quelle della danza classica, è che oltre al ballo, cerca di offrire una gamma di materie complementari proprio per lo stile dei proprietari: filosofie, danze estere, yoga, un rigoroso sistema di studio del suono in rapporto con le movenze, ed altro ancora.
E’ da questo ultimo studio che i coniugi decidono infine di improntare la loro didattica, sull’insegnamento di una danza che si svincola dall’obbligatorietà della narrazione, abbracciando uno stile astratto, o per meglio dire: Moderno.